Trattamento PRP

PRP sta per "plasma ricco di piastrine". Il PRP, noto anche come plasma condizionato autologo, è un concentrato di proteine ​​plasmatiche ricche di piastrine ottenuto dal sangue dopo centrifugazione per rimuovere i globuli rossi.

PRP sta per “plasma ricco di piastrine”. Il PRP, noto anche come plasma condizionato autologo, è un concentrato di proteine plasmatiche ricche di piastrine ottenuto dal sangue dopo centrifugazione per rimuovere i globuli rossi.

Il trattamento PRP è il processo di prelievo di sangue (10cc-20cc) dal corpo della persona, separando il plasma mediante centrifugazione e restituendolo al corpo mediante iniezione. Il plasma ottenuto è molto ricco di cellule chiamate ‘piastrine’. Per questo motivo si chiama PRP. Le piastrine, il cui compito principale nell’organismo è assicurare la coagulazione del sangue, hanno un ruolo importante nella guarigione delle ferite grazie ai fattori di crescita che contengono.

COME È FATTO IL PRP?
La centrifugazione viene eseguita prelevando del sangue dalle persone a cui verrà applicato il PRP. Alla fine di questo processo, il sangue nei tubi viene separato nei suoi componenti. La parte del sangue costituita dai globuli rossi, che contiene circa 200mila piastrine per millilitro, viene separata. Pertanto, si ottiene un gel con una densità piastrinica fino a 1,5 milioni per millilitro. Questo plasma ricco di piastrine, cioè PRP, ottenuto separandosi da altre cellule, viene iniettato per via sottocutanea nelle aree di applicazione della persona.

L’applicazione PRP può mostrare differenze di sessione in base all’area applicata. In media, possono essere 3-8 sessioni. Le sessioni vengono solitamente applicate ogni 2 settimane. Dopo che le sessioni sono state completate, è possibile continuare 1 procedura all’anno.

COME EFFICACE IL PRP?
Le piastrine hanno funzioni legate alla coagulazione del sangue, ma producono anche secrezioni che aiutano a guarire una lesione tissutale. Con l’applicazione del PRP si attiva il sistema di stimolazione del collagene e si ripara il danno nei tessuti. I fattori di crescita naturali, che invertiranno gli effetti dell’invecchiamento, sono concentrati nell’area di applicazione.

La struttura e la consistenza della pelle di ogni persona sono diverse l’una dall’altra. Potrebbe essere necessaria più di una sessione per ottenere il miglior risultato dopo il trattamento con PRP. L’aspetto giovanile ottenuto mantiene il suo effetto per circa 9-18 mesi.

CHI NON SI APPLICA AL PRP?
Prima della domanda, viene raccolta l’anamnesi del paziente, vengono effettuati gli esami necessari ed esaminati dagli specialisti della Clinica Promed. Il trattamento con PRP non si applica a coloro che hanno malattie del sangue, coloro con una storia di cancro passata o in corso, persone che usano fluidificanti del sangue, persone con malattie autoimmuni, madri in gravidanza o allattamento, in caso di infezione nell’area di applicazione.